Tour de France: le pagelle della seconda tappa

Tappa spettacolare soprattutto nel finale con una cote inserita ad hoc che taglia fuori i velocisti e mette in difficoltà qualche favorito alla vittoria finale.
Sagan domina allo sprint e Contador perde oltre 40" vittima di una caduta anche oggi

Sagan: Voto 10
Fa un numero, fa Sagan. Da applausi il modo con cui si è fatto tirare la volata da Alaphilippe per poi batterlo di oltre una bicicletta. Vince da grande favorito e non sbaglia nulla con un grande aiuto di Kreuziger che gli lancia l'azione negli ultimi km. Si prende anche la maglia gialla e quella verde, insomma cappotto!!!
DA MANUALE DEL CICLISMO

Alaphilippe: Voto 9
Lo strapotere del campione del Mondo offusca la grande classe di questo ragazzo che pedala comunque molto forte. Anche lui era annunciato come possibile protagonista e non ha deluso le attese. Ritenta, sperando che Sagan sia al bar...
BATTUTO SOLO DA UN ALIENO

Stuyven: Voto 9
Ma quanto forte è andato sto ragazzo oggi?? Ha portato a spasso la fuga tutto il giorno e una volta rimasto solo ha resistito con caparbietà al rientro del gruppo e non ci scordiamo che siamo al Tour de France...
Un talento che sta crescendo, ne sentiremo ancora parlare, garantito. Si consola con la maglia a pois, che non è cosa da poco.
UNA MOTO

Contador: Voto 7, di incoraggiamento
Albertino anche oggi incappa in una caduta e al traguardo giunge con un ritardo pesante di quasi 50". Le botte si fanno sentire unite anche alla pioggia di buona parte della tappa. Oscar della sfortuna in queste prime tappe, speriamo solo che venga ripagato il suo debito con la sorte.
URGE UNA BENEDIZIONE

Aru, Froome, Quintana: Voto 8
Attentissimi anche in questo finale molto insidioso terminano nei primi 20 segno che non si sono fatti sorprendere ed hanno già un'ottima condizione. Per il sardo al suo esordio al Tour un grande modo di correre, da campione.
PADRONI

Nibali: Voto 5.5
Mezzo passo falso per Vincenzino che paga 11" al traguardo... Poco cosa, forse ancora non ha il ritmo corsa nelle gambe, pero 11" qui, 8 di là e ti ritrovi con 1' e passa da recuperare su Froome e gli altri e allora diventa un problema...
SORVEGLIATO SPECIALE

Tour de France: le pagelle della terza tappa

Tappa di trasferimento che vede il gruppo prendersi una giornata di semi-relax recuperando le fatiche (soprattutto dovute allo stress) delle prime giornate.
Vince Cavendish al fotofinish su Greipel. Unico sussulto lo scatto di Voeckler che con un'azione anomala tenta la fuga da lontano.

Cavendish: Voto 10
Il ragazzo non sente storie, vince anche questa tappa bruciando al fotofinish Greipel. Lo sprinter inglese fa il suo mestiere uscendo negli ultimi metri e freddando tutti. Poco da dire, per adesso è il numero 1 degli sprint.
SPIETATO

Greipel: Voto 7
Bella la sua volata, e è l'unico ad impensierire Cavendish. Voto non altissimo perchè non è piaciuta la sua pantomima per cercare di influenzare i giudici alzando il braccio. I corridori sanno sempre se hanno vinto o no.
MIMO

Coquard: Voto 8.
Il bel francesino dal capello sparato e dalla faccia a schiaffi tipica del popolo senza bidè si toglie la soddisfazione di battere un certo Sagan allo sprint. Mica male...
OCCHIO AL BIMBO

Voeckler: Voto 5.
Azione da mani nel muso quella dell'alsaziano. Evade dal gruppo che procede ad andatura turistica chiedendo quasi il permesso in modo ironico. Ah bello, anche meno...
Unica nota positiva e di stile quella di aver concesso la vittoria nel traguardo volate a Fonseca in fuga dal primo km. In questo è stato davvero un signore.
BISCHERO

Chiacchiere in gruppo: Voto 10
Per un giorno è bello vedere questi ragazzi che si concedono un po' di tregua e non vanno a tutta. Risate e chiacchiere in gruppo non sono il max dello spettacolo ma va benissimo così. Siete fantastici in ogni modo, anche quando chiacchierate.
TREGUA

Tour de France: le pagelle della quarta tappa

La tappa più lunga del Tour si conclude con uno sprint in leggera salita davvero interminabile che vede trionfare al fotofinish Kittel su Coquard in grande rimonta.

Kittel: Voto 10
Dato già per spacciato nei giorni scorsi il tedescone dalla mascella d'oro trionfa con una volata interminabile che probabilmente gli costerà qualche anno di vita. Pochi millimetri sulla rivelazione Coquard sono sufficienti per mettere il sigillo in questa difficile volata forse sulla carta poco adatta alle sue caratteristiche.
ALLO SPASIMO

Coquard: Voto 9
Esce da dietro in grande rimonta su tutti ma non riesce a spuntarla. L'avevamo detto ieri, il francesino è una bestiaccia e tale si sta dimostrando. Da pistard provetto si appoggia a Kittel senza smuoverlo però troppo.
PER UN PELO

Kristoff: Voto 7
Ha preso la volata lunghissima e alla fine si pianta un po'. Termina quarto e considerando che non è certo sui suoi migliori livello non è certo malaccio.
PIANTATO

Sagan: Voto 8
Anche oggi termina terzo e si riprende la maglia verde. Ormai alla cerimonia delle premiazioni c'è spazio solo per lui. Del resto se uno è un fenomeno...
CANNIBALE

Tour de France: le pagelle della quinta tappa

Tappa di media montagna che proietta in giallo Van Avermaet trionfatore in solitaria anche della tappa. Fuga a tre che prende un vantaggio che sfiora il quarto d'ora sul gruppo. Dietro i big forzano il ritmo sulla penultima ascesa ad opera della Movistar, Nibali si rialza ed esce di classifica e Contador appare in difficoltà nel finale.

Van Avermaet: Voto 10
Un grande uomo da classiche fa un grande numero e si prende meritatamente tappa e maglia gialla. Fuga a tre con De Gendt e Grivko che con il giusto accordo ed un passo esagerato ben presto appaiono imprendibili. Lascia De Gendt sulla penultima ascesa involandosi solitario verso il traguardo e la maglia gialla.
SPIETATO

De Gendt: Voto 8
Lasciato letteralmente sul posto da Van Avermaet è apparso un po' deluso al traguardo. Forse pregustava di ripetere l'impresa dello Stelvio, ma non è sempre festa. Si consola con la maglia a pois.
DI STUCCO

Nibali: Voto 5
Si stacca sulla penultima ascesa e sembra venir su del suo passo, senza forzare. Di sicuro ha in programma le olimpiadi però fa sempre male al cuore vedere certe scene. Dai Vincenzino non puoi venire al Tour per fare il ritmo gara...
TRAINING AGILE

Contador: Voto 5
L'attacco di Bardet in vista dell'ultimo gpm lo mette in crisi. Evidentemente era già da un po' al gancio e l'andatura forsennata prima della Movistar e poi di Sky forse erano giustificate anche dalla volontà di metterlo in crisi. Dalla tv non si vede tutto... E secondi di ritardo aumentano...
CREDICI COMUNQUE

Aru: Voto 7
Sembra pedalare molto bene, ma non fa niente di particolare. Nel gruppo dei big sono arrivati una ventina di corridori e non averlo visto tra questi sarebbe stato un problema. Alla fine ha fatto quello che doveva.
SGAMBETTANTE

Tinkoff: Voto 3
Oggi la tattica di squadra era in vacanza!!!
Majka va in fuga tutto il giorno per racimolare un terzo posto ed arrivare praticamente insieme al gruppo dei big in rimonta. Tanta fatica per nulla lasciando il capitano scoperto.
Kreuziger si disinteressa di Contador che perde contatto ed avrebbe avuto un gran bisogno di una bella tirata. Qui non ci sono radioline e scuse che tengano, sarebbe dovuto stare incollato al suo capitano e solo così si sarebbe reso conto di quello che stava succedendo.
DA RIVEDERE, MA PARECCHIO

Tour de France: le pagelle della sesta tappa

Frazione classica con fuga a due sempre nel mirino del gruppo e volatone finale con un grande Cavendish che brucia Kittel. Sorpresa di giornata Mclay che chiude terzo alla ruota di questi due mostri sacri dello sprint.

Cavendish: Voto 10
Una bestia!!! Esce alla grande dalla ruota di Kittel e lo brucia alla sua maniera. In vista dei Pirenei si riprende la maglia verde e supera per numero di vittorie al Tour un certo Hinault. Roba da non dormirci la notte.
MAGICO

Kittel: Voto 8
Fa tutto bene, trova il varco giusto e si lancia, ma dietro di lui c'è Cavendish che lo infilza come uno spiedino... Un po' perso alla ruota del compagno Sabatini.
A TESTA BASSA

Mclay: Voto 9
Mc chi?!?!?! E chi lo conosce questo ragazzotto spavaldo che dopo il traguardo si permette anche di spostare con la mano Cavendish. Il bimbo è uscito alla grande ed è quasi riuscito ad affiancare Mark. Una vera sorpresa.
PERSONALITà

Arashiro: Voto 8
Ormai la sua presenza davanti alle telecamere è seconda solo a quella di Paolini... Un giorno cade, poi si ferma per la caduta di Menthies, ed oggi maxi fugone. Un vero uomo immagine!!! Ormai siamo innamorati di te.
Grande tecnica in discesa e nella guida della bici mettendo in difficoltà il compagno di fuga Barta.
IDOLO VERO

Sabatini: Voto 8
Grandissimo ultimo uomo per Kittel. Ha una gran gamba per lanciare lo sprint al suo capitano peccato che Kittel si sia un po' perso. Riesce comunque a trovare il varco giusto e aprire il gas.
MECCANISMI DA RODARE

Tour de France: le pagelle dell'ottava tappa

Primo tappone ed un altro bel giorno di spettacolo. Froome attacca in cima all'ultima salita, praticamente in discesa, e si invola da solo. Tappa e maglia.

Froome: Voto 10
Fa quello che mai ti aspetteresti, attacca in discesa e sorprende tutti. Fa un numero e arriva al traguardo divertito, sorridente. Come un ragazzo che è al primo Tour. È sceso benissimo, segno che è migliorato anche in discesa.
SE VA ANCHE IN DISCESA CIAONE A TUTTI PROPRIO, MA IL TOUR È LUNGO...

Quintana: Voto 7
Molto brillante in salita ma sullo scatto di Froome c'ha dormito. Prende la borraccia dal massaggiatore e quasi incredulo guarda Froome che frulla in discesa. 13" persi, non sono molti ma è un mezzo schiaffo morale.
BUONANOTTE

Valverde: Voto 6
Era gia a pregustare la volata vincente sul gruppetto con annessa maglia gialla e invece si è ritrovato a dover lavorare x chiudere.
DALLE STELLE...

Contador: Voto 5
Altra scoppola da 1'40" e stavolta cede in salita, nel suo terreno.
Le speranze si stanno allontanando, ma Albertino è una bestiaccia...
PIEGATO

Aru: Voto 7
In salita forse un capellino inferiore ai migliori, ma recupera facilmente ed in pianura tenta anche lo scatto per chiudere su Froome. Il coraggio non manca mai.
D'IMPETO

Majka: Voto 8
Tenta di andare in fuga ma il gruppetto viene ripreso. Si veste a pois ed il suo scatto al gpm viene chiuso addirittura da Froome.
HA FATTO TENEREZZA

Tour de France: le pagelle della 10a tappa

Nella decima frazione va via una fuga molto nutrita e con molti uomini di peso. Sagan con la sua determinazione e caparbietà riesce a scremare il gruppetto ma allo sprint si impone Matthews proprio sul campione del mondo.

Matthews: Voto 10
Molto bravo e freddo a non cedere alle sparate di Sagan rimanendo a ruota e freddandolo allo sprint. Molto brillante sull'ultima ascesa dimostrando una eccellente condizione.
FREDDO

Sagan: Voto 9.5
Come sempre regala spettacolo, attacca e porta via un gruppetto ridotto tra gli attaccanti con un'azione decisa da uomo da classiche del nord. Come al solito è generosissimo e regala spettacolo nobilitando tutte le gare a cui partecipa. Un po' nervoso nel finale ed è capibile per uno che si ritrova sempre ad essere il punto di riferimento.
VINCITORE MORALE

Van Avermaet: Voto 7
Un po' finito nel finale, rimane nel gruppetto di testa ma attende la volata pur sapendo che Matthews e Sagan sono più veloci di lui. Ci saremmo aspettati un attacco da parte sua ma Impey votato alla causa di Matthews non ha dato molte chances.
MAL DI GAMBE

Nibali: Voto 6
Unica nota positiva è quella di essere andato in fuga però lo ha fatto in una tappa poco adatta alle sue caratteristiche e con la compagnia troppo cattiva. Si lascia sorprendere nel momento in cui Sagan attacca, per un po' rimane a bagnomaria e poi deve desistere. Sinceramente ti vorremmo vedere in fuga nelle tappe con le salite vere.
FRASTORNATO

Tour de France: il giorno della vergogna

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A volte si cercano gli aggettivi all'insegna del superlativo per descrivere un'impresa e invece, nel giorno della festa nazionale nazionale per la Francia nella quale era programmata una delle tappe più importanti del Tour 2016, la cronaca è sopraffatta dal grottesco e dall'inverosimile. Episodi assurdi, inaccettabili anche per una festa paesana. Figuriamoci per un evento sportivo che, fatta eccezione per le grandi manifestazioni con cadenza ogni quattro anni, rappresenta sicuramente uno dei più importanti, se non addirittura il più importante appuntamento sportivo dell'anno.
La maglia gialla che prosegue a piedi gli ultimi tratti di un finale che aveva già imposto - nonostante l'amputazione degli ultimi 6 chilometri - una chiara selezione e determinazione dei valori delle forze in campo, è quanto più di indecoroso e vergognoso possa macchiarsi un'organizzazione che sta dimostrando con cadenza regolare, grandi pecche. All'insegna di un'approssimazione e di una superficialità generale. Il crollo del gonfiabile indicante l'ultimo chilometro, qualche giorno fa, era già stato un chiaro segnale premonitore. Figurarsi se tali episodi si fossero verificati in una delle ormai residue corse di un giorno italiane, categoria 1.1, ancora presenti nel calendario internazionale. Nessuno avrebbe preso le difese di quegli organizzatori che pure, a fronte di grossi sacrifici personali, il più delle volte senza tutele e garanzie, cercano con il massimo impegno di garantire la sicurezza dei corridori, piuttosto che avventurarsi in onerose e sempre meno raggiungibili startlist di prestigio.
Appurata la necessità di dover rinunciare agli ultimi suggestivi 6000 metri di corsa, evidenziando tuttavia che un taglio simile avrebbe comunque proposto una competizione del tutto diversa, arricchita di un tratto nel quale più che le pendenze, sarebbe stato l'accumulo di fatica, oltre all'affrontare condizioni di carenza di ossigeno, a imporre una selezione maggiore e non certo indifferente, la situazione in corsa è stata davvero gestita con la massima improvvisazione. Transenne inesistenti; gendarmi, agenti e volontari a garantire quel legittimo varco di passaggio per la corsa, disposti con frequenze non costanti e piuttosto lontane. I corridori condizionati da regolamenti assurdi e poco tutelativi per loro stessi, costretti a subire le angherie e la voglia di conquistare le luci della ribalta del pubblico posto a bordo strada. Senza potersi concedere alla minima reazione, pur di tutelare comunque la propria incolumità. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e l'analisi della dodicesima tappa implica valutazioni che vanno al di là e sono del tutto avulse alla cronaca agonistica.
Si sarebbe dovuto parlare di un altro capolavoro del generosissimo Thomas De Gendt che, dopo aver trionfato al Giro 2012 in vetta allo Stelvio, è riuscito a mettere in bacheca un'altra perla preziosissima. Essendo riuscito a capitalizzare al meglio una lunga fuga partita da lontano, alla quale gli uomini di classifica hanno concesso nelle fasi iniziali troppa libertà. Tale da divenire poi “mission impossible”, l'eventuale annullamento della stessa. Le maggiori attenzioni erano comunque concentrate intorno agli ipotetici volti nobili di questo Tour. La frazione del Mont Ventoux avrebbe dovuto fare maggiore chiarezza nello stabilire la consistenza effettiva dei valori in campo. La prima parte di Tour aveva proposto un Christopher Froome molto generoso e spettacolare che però non era riuscito come nelle passate edizioni, a imporre una chiara e netta supremazia in salita. Con Nairo Quintana, un po' da tutti indicato come il suo avversario principale che, a fronte di un atteggiamento passivo e mai propositivo, era riuscito sempre a restargli a ruota quando la strada incominciava a pendere. Il Ventoux, posto tra l'altro alla vigilia di un'importante prova individuale contro il tempo, avrebbe dovuto non solo dare queste risposte, ma anche quantificarle in termini di secondi e di minuti. Circostanza quest'ultima, sulla quale la Giuria ha dovuto invece agire “a tavolino”. Correggendo un responso che gli incredibili episodi avevano reso aggravante soprattutto per chi, come Froome e Porte, dopo avere attaccato e ottenuto un vantaggio interessante, si vedevano costretti a subire ritardi a causa di un incidente del quale oltre a non avere nessuna colpa a riguardo, erano costretti a subire le conseguenze di un'organizzazione incapace di tutelare gli attori principali e di garantire il regolare svolgimento della corsa.
Il ritocco dei tempi e dei distacchi da parte della Giuria restituisce in parte la dignità a questi due grandi protagonisti, ma non certo il vantaggio che essi avrebbero potuto conseguire a condizioni normali. Ci sarà da valutare poi quanto l'incidente potrà influire a livello fisico e nervoso sia su Fromme che su Porte, senza dimenticare l'olandese Mollema, sull'importante appuntamento di domani. La crono individuale di 37,5 Km da Bourg-Saint-Andéol a La Caverne du Pont-d'Arc, nella quale è richiesta la massima concentrazione e dove i corridori sono chiamati a fornire la migliore prestazione per la quale è necessario essere supportati da condizioni psico-fisiche ottimali. Soprattutto per Porte, l'impatto con la moto è sembrato abbastanza violento, tale da lasciare (sperando di no, ovviamente) fastidiose ferite facciali. Quanto a Froome e Mollema, le immagini televisive non riescono a chiarire la dinamica della loro caduta e c'è solo da sperare che essa non abbia lasciato conseguenze nei confronti di questi due protagonisti. Comunque la si voglia girare, tutte queste circostanze fortuite, ma assolutamente evitabili con una più approfondita pianificazione di tutela (presente molto spesso invece in eventi RCS Sport, grazie anche al prezioso quanto sobrio intervento di schiere di volontari), incidono sul risultato sportivo. Un risultato che soprattutto per il Tour de France è stato troppo spesso ritoccato "a tavolino" negli ultimi 20 anni. Questo è bene ricordarlo. Non tanto per infierire sulla corsa a tappe più importante al mondo, quanto perché, se un evento vuole fregiarsi di tale titolo, deve assolutamente garantire uno svolgimento regolare. Al di là di quelli che possono essere i condizionamenti esterni, dei quali comunque, l'organizzazione non può ritenersi avulsa. Proviamo a ricordarli? Tour 1996, il vincitore Rijs coinvolto in confessioni esterne che indicano in tale circostanza, segnalazioni di soglie di valore di ematocrito abnormi. Le sette maglie gialle revocate ad Armstrong dal 1999 al 2006. L'edizione 2007 consegnata “a tavolino” allo spagnolo Oscar Pereiro, dopo la condanna per doping di Floyd Landis. Le squalifiche sub judice di Alberto Contador e Denis Menchov, estromessi entrambi dai primi due posti della classifica generale nell'edizione 2010, a vantaggio di Andy Schleck e Samuel Sanchez che in merito a tale sentenza vanno ad occupare le prime due posizioni della classifica generale.
Con una situazione pregressa così pesante, alla luce di quanto è successo sul Mont Ventoux e senza dimenticare altri incidenti grotteschi ma molto gravi di cui si è macchiato il Tour (l'investimento di Flecha e Hoogerland al Tour 2011, il pullman che nel 2013 resta incastrato in Corsica  sotto le transenne dell'arrivo, l'arco dell'ultimo chilometro che qualche giorno fa è caduto addosso ad Adam Yates, anche lui alla ricerca in quella circostanza, di acquisire secondi preziosi), diventa opportuna e prioritaria la valutazione di un eventuale ridimensionamento e soprattutto un rigido controllo esterno nei confronti di un'organizzazione che non è più in grado di gestire l'evento stesso, minandone sempre più la credibilità.

Tour de France: le pagelle della prima tappa

Prima tappa in uno scenario spettacolare degno di un evento mondiale come il Tour de France.

Cavendish: Voto 10.
Un missile. Esce negli ultimi metri dalla ruota di Sagan infilando tutti. Gli mancava la maglia gialla e ora ha anche quella. Se la merita, grande!!!
OBIETTIVO RAGGIUNTO

Kittel: Voto 7
Esce bene dalla ruota di Sagan ma Cavendish ha un'altra marcia. Ha fatto lavorare la squadra come asini, come al solito...e x poco non c'entra l'obiettivo. Ritenta Mascellone
MANCA POCO

Greipel: Voto
Ha preso tantissimo vento durante tutta la tappa e forse l'ha pagato all'arrivo. Polpaccione avrà modo di rifarsi ma la concorrenza è ignorante...
SPAVALDO....TROPPO

Sagan: Voto 6
Ha tirato praticamente  la volata a Kittel. Partito lungo, lunghissimo...un po' troppo.
Deve prenderci le misure...
DATEGLI UN METRO

Quintana: Voto 8
La fregatura presa l'anno scorso x via del vento ha insegnato qualcosa. Appena c'è il vento laterale Nairino è davanti con i compagni. Paura eh????
SVEGLIO

Contador: Voto 8 di incoraggiamento. Cade a circa 70 km al traguardo arrotato da un bmc. Sembrano solo abrasioni x Albertino ma vedremo poi... Di sicuro parte male il Tour x lui.
MOCCOLI N'HAI?!?!

Tour de France: Voto 11
Il Tour è il Tour ed ogni volta ti viene il pelliccione x quella che è la corsa più importante del Mondo. La partenza da Mont saint Michel e l'arrivo a Utah Beach sono l'essenza della spettacolarità di questo evento. Tutti i corridori più forti al via...roba da lacrimoni!!!