Vivaio Italiano in crisi?

Vivaio Italiano in crisi?


- Samuele Battistella (Team NTT), campione del mondo Under 23, forte in salita, non fermo in volata, non male sul passo, punto debole mostrato finora il poco recupero e un fisico non sempre in salute;

- Matteo Sobrero (Team NTT), ottimo cronoman, adatto alle classiche collinari, tra i professionisti ha già ottenuto un terzo posto al Trofeo Laigueglia; 

- Alberto Dainese (Sunweb), campione europeo Under 23, tra i velocisti più forti in prospettiva, l'esperienza in Olanda quest'anno lo ha fatto maturare.

- - Andrea Bagioli (Deceuninck Quick-Step), adatto soprattutto alle classiche più dure come dimostrano i suoi risultati, secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi l'anno scorso, mentre quest'anno è riuscito a vincere il Piccolo Giro di Lombardia.
Nelle corse a tappe non si sa ancora il suo potenziale visto che fra gli under 23 è stato parecchio sfortunato.

- Alexander Konichev (Mitchelton Scott), il figlio d'arte è un passista-veloce, già capace di concludere quarto alla Coppa-Bernocchi.

- Alessandro Covi (UAE Team Emirates), il puma di Taino, ciclista completo, senza punti deboli ma neanche un punto dove eccelle di più.

- Attilio Viviani (Cofidis), fratello del più famoso Elia, passa professionista già da elite, come il fratello è un velocista, quest'anno ha vinto da stagista il Schaal Sels Merksem / Johan Museeuw Classic.

- Stefano Oldani (Lotto Soudal), è un passista-scalatore, che secondo noi non si è ancora espresso al meglio delle sue possibilità.

A loro si aggiungono Mattia Bais, Simone Ravanelli e Nicola Venchiarutti (Androni Sideremc); Nicolas Dalla Valle, Alessandro Monaco, Filippo Fiorelli, Fabio Mazzucco e Filippo Zana (Bardiani CSF); Cristian Scaroni (Gazprom Rusvelo) e Luca Mozzato (Vital Concept).

Molta delusione per tanti nostri giovani italiani visto il fallimento di un team ancora non nato l’Epowers Factory Team. Squadra che era in corsa per una licenza Professional, ma naufragato miseramente. Da aggiungersi, ci sono inoltre altri 6 talenti che hanno già firmato per il 2021 sono: Antonio Tiberi e Alessandro Fancellu (Trek Segafredo), Andrea Piccolo (Astana), Filippo Conca e Kevin Colleoni (Androni Sidermec) e di Giovanni Aleotti (CCC).

I numeri mostrano un movimento sicuramente in crescita, i talenti ci sono, ma forse manca il fenomeno di turno. Sono tutti ciclisti di buone speranza, di prospettiva, ma c'è il rischio che molti di loro, alla prima difficoltà, rischiano di ritirarsi.

Voi che cosa ne pensate?  Chi di questi ciclisti vi ispira e vi piace di più?

Cristian Bortoli

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