La vittoria di Visconti e dell'amico Massimo

La vittoria di Visconti e dell'amico Massimo

Il quartetto di testa viaggia spedito, dandosi cambi regolari, ad un certo punto Giovanni perde leggermente contatto, ma non si dà per vinto, spinge sui pedali con forza, rabbia e determinazione. Alza lo sguardo e vede gli altri poco più avanti, si alza sui pedali, non si vuole arrendere, è forte, ha tanta energia da dare. E, poco prima della fine della salita, rientra sul gruppetto e si lancia in discesa; Ulissi, Pogacar e Vlasov lo inseguono, Visconti è scatenato, pronto all'azione, pronto a quella vittoria che tanto sofferta e tanto desidera.

Gli inseguitori sono ormai troppo lontani, saranno loro quattro a giocarsi la vittoria finale.
Il palermitano non guarda nemmeno i suoi avversari in faccia, pedala a più non posso, sente l'odore della vittoria sempre più vicino, sa che dovrà dare tutto se stesso. Beve l'ultimo goccio d'acqua, lancia la borraccia. I suoi occhi si infuocano di energia, mancano pochi metri, vede il traguardo da lontano. Si mette dietro la ruota di Ulissi che sta per essere lanciato in volata dal suo compagno di squadra, ma prima ancora che Pogacar si sposti, Visconti rompe gli indugi e parte, accanto a lui c'è uno scattante Diego Ulissi, ma Giovanni non lo vede neppure. Ogni sua pedalata è forte, costante, piena di energia. Visconti si mette davanti a tutti e, spinto dall'energia del suo amico Massimo scomparso appena due giorni fa, leva le braccia dal manubrio, sbatte con forza la mano sul petto, per poi alzare le braccia al cielo e gridare più forte che può. C'è l'ha fatta. Ha vinto.

Dopo tanto impegno e sacrificio è riuscito a mettere la ruota davanti a tutti.
Giovanni dopo il traguardo trova subito il suo massaggiatore, che lo accoglie col sorriso sulle labbra e con gli occhi lucidi, pieni di felicità. Visconti, per un attimo, volge lo sguardo verso il cielo ed alza il dito.
Prima ancora della premiazione il capitano della Neri Selle Italia KTM, rilascia un'intervista, ma le emozioni sono troppe e scoppia in lacrime...

“Oggi avevo una forza in più perché il mio migliore amico Massimo è scomparso, lassù c’era lui a guidarmi e gli dedico la vittoria”.

Giada Gambino

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