Osimo: tanti segnali, un solo mattatore

La maglia rosa concede il bis sulle difficili rampe che portano alla città marchigiana. L’olandese Dumoulin si difende strenuamente concedendo soltanto 2” al britannico.

La maglia rosa Simon Yates sta alzando sempre più il tiro. Mentre i suoi principali avversari danno l’impressione di centellinare le energie e di puntare sull’ultima settimana che, è bene chiarire, inizierà dal prossimo sabato con l’ascesa allo Zoncolan. Al contrario, il britannico sta correndo  come se il Giro finisse domani. Puntando ad approfittare dell’ottima condizione, per incrementare il divario tra sé e i più diretti contendenti. Quello che si è visto sulle rampe di Osimo ha dell’incredibile. Una serie di pendenze importanti che Yates ha affrontato partendo da lontano. Non si è trattato della solita fucilata, in grado di sferrare il colpo del ko, a pochi metri dal traguardo. L’azione del corridore della Mitchelton-Scott è partita da oltre 1700 metri prima della linea d’arrivo. Una distanza nella quale è più facile che a provarci sia un outsider, che confida nella remota possibilità che i big si controllino quell'attimo in più. Tale da consentirgli di avvantaggiarsi quel tanto, da risultare poi imprendibile. Ad Osimo però, la situazione è da intendersi con un’altra modalità interpretativa. La maglia rosa era tra tutti il corridore più controllato. Pertanto, nell’azione di Simon Yates, tutto ci poteva stare, ma non certo  il fattore sorpresa. Di sorprendente ci sono state soltanto le sue gambe che in agilità sono riuscite a far girare con il massimo rendimento un rapporto agile che gli ha permesso di fare la differenza. Una spavalderia disarmante che pone più di un interrogativo agli altri contendenti che, chi più, chi meno, hanno dovuto concedere ulteriori secondi all'attuale leader.

Un atteggiamento quello di Yates, che può essere valutato attraverso due ben distinte ipotesi. La prima potrebbe essere che il britannico, avvalendosi della spregiudicatezza figlia della sua giovane età, intenda monetizzare subito l’ottima condizione che, almeno al momento attuale, lo pone nettamente al di sopra degli altri. Con due vittorie di tappa e diversi giorni in maglia rosa, il suo bilancio è più che mai attivo. La leadership gli sta facendo acquisire esperienze importanti che gli torneranno sicuramente utili nell’immediato futuro. Un’altra supposizione, da intendersi anche complementare alla precedente, potrebbe essere che come va ammettendo da qualche giorno, il capitano della formazione australiana nutra il particolare timore di dover concedere diversi secondi a Dumoulin nella cronometro di 34,200 Km da Trento a Rovereto del prossimo martedì. Motivo per cui sta cercando di conquistare più tempo possibile nei confronti di colui che a tutt’oggi, sono ancora molti a ritenere il favorito per il successo finale.

In effetti, ad Osimo, l’olandese del team Sunweb ha raccolto un bilancio altamente positivo. A parte i 2” di distacco fatti registrare nei confronti di Yates e il lieve divario in termine di secondi di abbuono concessi, Dumoulin si è messo in luce con una prestazione davvero ottimale. Migliore addirittura, di tutti gli altri colleghi piazzati nei piani alti della classifica generale che però sulla carta, possono vantare rispetto a lui, una migliore attitudine per la salita. E' interessante notare che Dumoulin, dopo aver concesso qualche metro allo scatenato Yates nel momento in cui il britannico ha sferrato l’attacco, è riuscito sempre a mantenere costante il suo gap dal battistrada. Per cui, anche sul piano delle performances fornite, non sussiste un grosso divario tra i due. In più Dumoulin deve considerare che la sua prestazione è stata prodotta su un terreno che sicuramente strizza più l’occhio al britannico, che a lui.

Gli stessi Pinot e Pozzovivo gli sono stati inferiori come rendimento, avendo concesso al vincitore di tappa 8”. Più indietro si è piazzata la rivelazione Richard Carapaz, il cui gap è stato di 23”. Qualche cenno di ripresa lo ha dato invece Fabio Aru. Piccoli segnali, ma avendo notato il sardo sempre in affanno da inizio Giro, il 10° posto di Osimo può anche indurre a un cauto ottimismo. Serve ovviamente la conferma che il suo rendimento nell’ascesa da Ovaro alla vetta dello Zoncolan di sabato prossimo, si trasformi assolutamente in una chiara e netta inversione di tendenza.

Foto Credit: LaPresse - D'Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi

ORDINE D'ARRIVO:

  1 Simon Yates (GBR) Mitchelton - Scott 3:25:53
  2 Tom Dumoulin (NED) Sunweb 0:02
  3 Davide Formolo (ITA) Bora - Hansgrohe 0:05
  4 Alexandre Geniez (FRA) AG2R - La Mondiale 0:08
  5 Domenico Pozzovivo (ITA) Bahrain - Merida 0:08
  6 Patrick Konrad (AUT) Bora - Hansgrohe 0:08
  7 Thibaut Pinot (FRA) Groupama - FDJ 0:08
  8 Maximilian Schachmann (GER) Quick Step Floors 0:11
  9 Rohan Dennis (AUS) BMC Racing Team 0:18
10 Fabio Aru (ITA) UAE Team Emirates 0:21

l'ordine d'arrivo completo dell'undicesima tappa

CLASSIFICA GENERALE:

  1 Simon Yates (GBR) Mitchelton - Scott 47:08:21
  2 Tom Dumoulin (NED) Sunweb 0:47
  3 Thibaut Pinot (FRA) Groupama - FDJ 1:04
  4 Domenico Pozzovivo (ITA) Bahrain - Merida 1:18
  5 Richard Antonio Carapaz Montenegro (ECU) Movistar 1:56
  6 George Bennett (NZL) Lotto NL - Jumbo 2:09
  7 Rohan Dennis (AUS) BMC Racing Team 2:36
  8 Pello Bilbao Lopez De Armentia (ESP) Astana 2:54
  9 Patrick Konrad (AUT) Bora - Hansgrohe 2:55
10 Fabio Aru (ITA) UAE Team Emirates 3:10

la classifica generale completa dopo l'undicesima tappa

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