Il Lombardia 2018

Il Lombardia 2018

Dunque, questo evento si presenta come un ottimo biglietto da visita per far conoscere la terra lombarda, con la sua varietà paesaggistica e le sue peculiarità; dando una certa visibilità sotto il profilo turistico ed economico, dal momento che il percorso tocca note località turistiche. Inoltre è anche un modo per promuovere e celebrare il ciclismo italiano.

L’obiettivo principale della manifestazione - spiega Mauro Vegni organizzatore - è emozionare. Prima di emozionare il pubblico, però, dobbiamo emozionare noi stessi. Abbiamo organizzato la gara nell’ottica di provare noi stessi, ciò che vorremmo provassero gli spettatori a bordo strada. La Lombardia è una terra di fatica e di sforzo, solo così si ottengono risultati. La stessa cosa vale per il ciclismo.”

E’ uno degli appuntamenti più importanti di stagione, una grande classica” - continua Vegni - “E’ la prima gara a venire disputata dopo il Mondiale, molti la prendono come una rivincita, una possibilità per rifarsi. Se l’assenza dell’eventuale campione del mondo possa togliere prestigio alla gara? Non credo, non è un corridore che fa Il Lombardia, è il Lombardia che fa il corridore.”

giro lombardia percorso

Il percorso
Si parte da Porta Nuova, Bergamo, con le mura della città alta a fare da sfondo.
Le asperità hanno inizio al 54.7km, con il Colle Gallo di 7.7km, con una pendenza media del 6% e punte al 10%
Dopo circa 100km si arriva in Brianza, con la scalata dell’omonimo Colle di 5.7km e il 3.8% di pendenza media.
Arrivati a 180.2km, inizia l’ascesa al Ghisallo, lungo 8.5km, pendenza media 6.5%, con punte al 14%.
Subito dopo il Ghisallo, parte la discesa che porta alla Colma di Sormano, di cui i primi 5km hanno una pendenza media che va dal 6.6/6.8% , mentre l’ultimo km è caratterizzato dallo storico Muro, con un notevole 16% di pendenza media, con punte che variano dal 27/30%.
Lo strappo finale è il classico Civiglio, 4km per 10% di pendenza media.
La novità di questa edizione saranno gli ultimi km. Infatti, i ciclisti, una volta arrivati a Como, effettueranno una leggera deviazione.

Vegni: “Non credo che questa deviazione porti ad uno stravolgimento delle tecniche di gara. La corsa la si vince sugli scollinamenti precedenti: si attaccherà sul Muro di Sormano e sul Civiglio. Ma dal momento che è stata accorciata la salita finale, non è da escludere un possibile rientro da dietro.”

Allocchio, ex velocista e pistard, nonché attuale direttore di corsa: ”Il percorso è lo stesso da 8 anni a questa parte, alternando partenza e arrivo tra Como e Bergamo. Quest’anno, a causa della frana della Val Fresca, abbiamo modificato il finale trovando un compromesso: regala immagini spettacolari al pubblico, e i ciclisti sono tutelati. Il punto fermo dell’organizzazione è la sicurezza dei corridori.”

Vegni: “Abbiamo tenuto in considerazione varie opzioni per il finale, ma questa si è rivelata essere la più adatta. Una prima opzione avrebbe portato problemi logistici alle squadre, mentre una seconda avrebbe portato i corridori stessi ad assumersi troppi rischi in discesa, a parere nostro, era molto più difficile rispetto agli standard”

L’idea di una classica al femminile è un nostro punto fermo. Abbiamo iniziato a lavorare in ambito femminile parecchi anni fa, con la Milano-Sanremo, in seguito abbandonata. Adesso, a livello femminile, organizziamo Le Strade Bianche, una gara che riprende le caratteristiche delle grandi classiche del nord. Potrei proporre un Lombardia al femminile, tutto è possibile.”

Francesca Daniel

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