La diciannovesima tappa è stata influenzata dal vento. Ad animare la tappa sono stati undici uomini, con il solo Rémi Cavagna che è riuscito ad arrivare al traguardo, resistendo al ritorno del gruppo sul suggestivo strappo finale in pavè verso Toledo.
Niente da fare per l’ennesima volta per Sam Bennett, straordinario a tenere sullo strappo finale (15%), che ha regolato il gruppo davanti a Zdenek Stybar e Philippe Gilbert, bravi a proteggere il compagno di squadra in avanscoperta.
Sergio Higuita ha vinto per distacco a Becerril de la Sierra dopo una lunga fuga d'altri tempi. Per il colombiano, orgogliosamente soddisfatto nel dopo arrivo, è la prima vittoria conquistata in un grande Giro a Tappe.
Primo Roglic ha beffato il secondo posto ad Alejandro Valverde e Rafal Majka mentre Miguel Ángel López è giunto leggermente attardato dai tre rivali.
La tappa tra le più tranquille almeno sulla carta, si è trasformata in una corsa spettacolare. Come sempre è iniziata con una partenza fulminea, ma un forte vento laterale ha portato alla creazione di un gruppone di testa con la presenza di quasi tutta la Deceuninck - Quick Step, quattro Movistar compreso Quintana, 5 Sunweb compreso Kelderman, Bennett e tanti altri.
La sedicesima tappa doveva essere spettacolare o almeno più divertente di quella di ieri, ma invece è stata più noiosa.
Iniziata con una partenza molto veloce, fino a quando è nata una fuga numerosa. Sul primo GPM della giornata, Roglic non è sembrato al meglio, ma nessuno ha provato a metterlo in difficoltà, lasciando poco dopo andar via completamente la fuga, con la Jumbo-Visma che ha tirato a perdere.
La quindicesima tappa della Vuelta aveva tutto per essere spettacolare, soprattutto per com’era iniziata, con una Movistar all’arrembaggio sulla prima salita, riuscendo ad isolare quasi Roglic, tutti in quel momento pensavano ad un attacco di un loro capitano, invece è stato Soler ad attaccare, dal suo attacco si è formata una fuga numerosa, che ha preso spazio, con il gruppo che ha aspettato gli uomini staccati.
Sam Bennett vince la quattrordicesima tappa della Vuelta a Espana, ma ricapitoliamo come si è svolta la tappa, già dai primi km parte una fuga composta da: Pibernik, Vanhoucke, Puccio, Rubio e Dillier, che non prendono mai un grande vantaggio, però con tenacia resistono al gruppo fino ai -5 km. Prima dello strappo finale c’è una caduta di gruppo che coinvolge quasi tutti gli uomini della generale senza grandi conseguenze, gli unici che si salvano sono: Majka e Lopez.
La tredicesima tappa della Vuelta a Espana, ha visto una partenza molto veloce, al primo GPM è partita una fuga numerosa con buoni nomi, tra cui: Latour (3° di giornata) e Brambilla (8°).
La fuga sembrava potesse addirittura arrivare, fino a quando ai meno 35 km davanti al gruppo è giunta l'Astana, che con un ritmo molto alto ha mangiato minuti su minuti.
La dodicesima tappa della Vuelta a Espana nella suggestiva cornice dei Paesi Baschi, ha visto una tappa scoppiettante. La parte vallonata è stata percorsa a velocità quasi folli, 47 km/h di media. Alla fine la fuga parte ed esulta a Bilbao il principe Gilbert, che arriva da solo con qualche metro di vantaggio su Aranburu e Barcelò. Il belga trentasettenne conquista la sua decima vittoria in un grande giro dopo aver staccato tutti sull'ultimo muro micidiale di giornata.
Come da pronostico, l'undicesima tappa della Vuelta, è stata vinta da un ciclista in fuga, Iturria, il ventisettenne basco alla sua prima vittoria, esulta dopo una bell’azione in solitaria, partita quando mancavano 25 km dal traguardo. Conclude secondo Lastra e terzo Craddock, migliore degli italiani il giovane Fabbro, che ha concluso ottavo.